domenica 20 maggio 2007

L'OCA MANNARA - Da "Il Mattino di Padova" del 20 maggio 2007

Dopo Cujo di Stephen King, gli uccelli di Hitchcock e l'orca assassina ... l'oca assassina!
Cronaca apocalittica di una copia di anatidi mannari. Auguri di pronta guarigione al sessantaseienne Giancarlo Marangotto assalito, come scrive l'articolista da "l'oco [sic!] che l'aveva puntato", ci scuserà se leggendo questo articolo ci siamo ribaltati dal ridere.


L’oca lo attacca e lui si frattura
Un uomo di 66 anni cade e finisce in ospedale per sfuggire all’animale in libertà lungo l’argine
La figlia: «Preso a colpi di becco quando era ferito a terra»

VOLTABAROZZO. Chi è passato almeno una volta a piedi o in bicicletta nel lungargine che dal ponte dei Graissi arriva a Voltabarozzo o si allena lungo il percorso vita, le conosce bene. Sono due oche, maschio e femmina, le padrone di casa del tratto di argine che arriva alla chiusa.
Tanto splendide quanto fiere, difendono il loro territorio a suon di beccate. Ne sa qualcosa il sessantaseienne Giancarlo Marangotto, che per fuggire all’attacco dell’oco che lo aveva puntato è inciampato e finito a terra fratturandosi l’omero. «Venerdì mattina - racconta la figlia Giusy Marangotto - come tutti i giorni, mio padre ha preso la sua bici e dall’Arcella, dove abita, si è diretto al ponte dei Graissi. Qui ha lasciato le due ruote e ha passeggiato lungo l’argine. Giunto in prossimità della chiusa, è stato rincorso dalle due oche, pur senza aver recato loro alcun disturbo. D’istinto s’è messo a correre, ma le oche lo inseguivano. Così si è voltato indietro per vedere di quanto era riuscito a distanziarle. E’ stato in quel momento che è incespicato e caduto. E’ rimasto a terra con un braccio fratturato, ma l’oca maschio ha aperto le ali minacciosa e ha cominciato a puntare il becco. Mio padre, si è quindi visto costretto, suo malgrado, a mollargli un calcio». Nel frattempo sopraggiungevano fortunatamente alcuni pescatori che hanno cacciato le oche e chiamato l’ambulanza. Giancarlo Marangotto è stato soccorso e portato in ospedale. Le lastre hanno evidenziato una frattura alla testa e al collo dell’omero. Al momento è ricoverato con una fasciatura in ortopedia e lunedì verrà operato. «Era già capitato - prosegue la figlia - che quelle due oche lo aggredissero a suon di beccate. E non solo lui. Una volta ho visto un padre montarsi sulle spalle il figlio e scappare di corsa perchè una delle due oche aveva puntato il bambino». Dopo l’accaduto Giusi ha telefonato alla polizia municipale per denunciare l’episodio e mettere in guardia gli eventuali altri fruitori del percorso vita. Ma alla polizia municipale le hanno detto che non è loro competenza e di rivolgersi all’ufficio veterinario dell’Ulss. «Capisco che le oche sono selvatiche - conclude Giusy - ma è mai possibile che a nessuno interessi che aggrediscono i passanti? Non chiedo un risarcimento. E non voglio venga fatto loro del male. Ma, dato che sono aggressive, penso qualcuno dovrebbe spostarle in un luogo meno frequentato».
(Cristiana Boggian)

1 commento:

Anonimo ha detto...

HAHAHAHAAHH!!! NON CI POSSO CREDERE!!! HAAHAHHAAHAHAHAH!!!